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martedì 13 marzo 2012

Quaresima: Tempo di Grazia e di Rinnovamento (III parte)

Il Tempo Sacro
(link alla I Parte, II Parte)

Tutto questo non avviene solo per mezzo della nostra buona volontà, il primo a compierlo è Dio stesso che ci viene incontro; a noi è chiesto un atteggiamento di fiducia e di abbandono a lui, di arrenderci al suo amore, di consegnarci al suo abbraccio mediante l’ascolto della sua Parola e la pratica di quegli impegni di conversione che caratterizzano il tempo quaresimale: il digiuno, l’elemosina, la preghiera.

Anzitutto il digiuno che ci pone in relazione con noi stessi. Esso ha una duplice dimensione: una esteriore, che comprende oltre l’astinenza dal cibo anche altre forme, come quella dall’uso eccessivo di alcuni mezzi (televisione, cellulare, internet…), di alcuni divertimenti, ecc.; una seconda dimensione è quella interiore, per cui il digiuno diventa ‘segno’ del nostro vivere della Parola di Dio, ‘segno’ del nostro desiderio di purificazione, ‘segno’ della nostra astinenza dal peccato. Poi c’è l’elemosina, strettamente unita al digiuno, che riguarda la relazione con gli altri, in quanto consiste nella condivisione fraterna di ciò abbiamo. Infine, la preghiera che è essenzialmente relazione con Dio, dialogo intimo e fiducioso che nasce dall’ascolto della sua Parola, fatta soprattutto in comune.

Queste indicazioni esigono una condizione importante: il passaggio alla dimensione interiore di ciò che facciamo. Altrimenti vivremo la Quaresima solo come la pratica esteriore di qualche segno religioso in più, non come un cammino di conversione sincera e di rinnovamento profondo. Se manca la dimensione interiore il digiuno diventa ostentazione ipocrita, l’elemosina esibizione di sé e la preghiera un’ubriacatura di parole vuote [continua...]

fra Giovanni Nappo

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