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lunedì 12 marzo 2012

Quaresima: Tempo di Grazia e di Rinnovamento (II parte)

Tempo come "dono" 

Nella prospettiva della fede la sfida del tempo trova, però, una soluzione. Esso perde quei connotati negativi per ritrovare categorie che lo definiscono in maniera nuova, come quella del ‘dono’. Il tempo come ‘dono’ offre una possibile risposta alle aspirazioni più profonde dell’uomo. Le sue attese di riconciliazione, di pace, perdono, di gioia, di incontro, di dialogo sono tutte facce di un unico ‘bisogno di salvezza’, che l’uomo da solo non può realizzare. Il tempo è un dono che viene da Colui che è fuori dal tempo; è un dono grazie al quale il mistero della salvezza diventa storia che penetra nella vita quotidiana di ciascuno, la quale si trasforma in storia di salvezza.

Per il cristiano questo mistero di salvezza trova il suo centro e fondamento nella vita di Gesù Cristo. I misteri della sua vita sono distribuiti dalla Chiesa lungo l’anno, che diventa così “anno liturgico” e i suoi tempi vengono segnati e ritmati da quegli stessi misteri, anzi ne assumono il nome: tempo d’Avvento, tempo di Natale, tempo di Quaresima, tempo di Pasqua, tempo ordinario. Avviene così che il passare del tempo non è più scandito dallo scorrere inesorabile e anonimo di giorni e di fatti, ma è riempito di sacro e diventa ‘spazio’ dove il mistero si annuncia, si compie, si celebra e si svela in tutta la sua bellezza, che è poi la bellezza del volto stesso di Cristo.

In tale prospettiva la Quaresima è un tempo di ‘grazia’ per operare un cambiamento autentico e una conversione profonda, per riprendere fiato, per mettere ordine nelle confusioni della propria vita, per stabilire relazioni autentiche, per riprendere dialoghi interrotti, per gustare il riposo vero… in una parola: per arrivare alla salvezza! [continua...]

fra Giovanni Nappo

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